Violazioni dei diritti umani, razzismi e guerre stanno gettando ombre scure su tutte le compagini sociali. Senza lo slancio verso una formazione al bene comune, piani di ripresa e riforme per accrescere la resilienza, ancorché finanziati, possono riprodurre e perfino accrescere le disuguaglianze territoriali, di genere e generazionali nelle società umane. La via della transizione ecologica, che ha una forte connotazione tecnologica e infrastrutturale, suppone di riconoscere un valore intangibile e non negoziabile all’educazione, lungo tutto l’arco della vita; richiede di aver cura delle relazioni, nella consapevolezza della fragilità umana; implica imparare, in ogni contesto di vita e attività lavorativa, la cittadinanza planetaria per rispettare e condividere le risorse della Terra. Il progetto di una società inclusiva e solidale non può fare a meno di un patto educativo tra culture e risorse naturali. Per contrastare in modo efficace le ineguaglianze, la transizione ecologica deve assumere la forma dello sviluppo umano integrale.