Call for paper – Special Issue
La Rivista scientifica di Ateneo “Attualità Pedagogiche” propone la pubblicazione di un Numero Speciale dedicato alla Celebrazione dei 30 anni della Carta della Transdisciplinarità (1994-2024) – Colloquio Transdisciplinare: La pace al di là della violenza. La sfida dell’Ecologia Transdisciplinare. L’editor è Paolo Orefice, professore emerito di Pedagogia Generale e Sociale e Direttore della Cattedra Transdisciplinare UNESCO sullo “Sviluppo Umano e la Cultura di Pace” presso l’Università di Firenze.
Celebrazione dei 30 anni della Carta della Transdisciplinarità (1994-2024) – Colloquio Transdisciplinare:
La pace al di là della violenza. La sfida dell’Ecologia Transdisciplinare
Volume VII, numero 2, 2025
Editor: Prof. Paolo Orefice
In linea con quanto stabilito dall’Assemblea della ReCUI, la Cattedra Pedagogia Generativa e Sistemi Educativi per contrastare le Ineguaglianze, diretta dalla prof.ssa Emiliana Mannese, e la Cattedra Transdisciplinare UNESCO Sviluppo Umano e Cultura di Pace, diretta dal prof. Paolo Orefice, lanciano questa Call for Papers per il Numero Speciale della rivista Attualità Pedagogiche dedicata al Colloquio Transdisciplinare: La pace al di là della violenza. La sfida dell’Ecologia Transdisciplinare. L’iniziativa trae ispirazione dalle riflessioni emerse durante la Celebrazione Internazionale dei 30 anni (1994-2024) della Carta della Transdisciplinarità. La Carta della Transdisciplinarità è stata approvata il 6 novembre 1994 durante il Primo Congresso Mondiale della Transdisciplinarità ad Arrábida (Portogallo), su proposta di Edgar Morin, Basarab Nicolescu e Lima de Freitas. Successivamente ampliato durante i Congressi mondiali TD in Brasile (2005) e in modalità remota da Città del Messico (2020-2021), il documento affronta l’urgenza della pace oltre la violenza, un tema sempre più cruciale nel nostro tempo. Le celebrazioni del 30° anniversario, promosse dal Comitato internazionale del 3CMTD, si sono svolte il 6 novembre 2024 con una mondo-visione globale e testimonianze da vari Paesi. In Italia, il Colloquio Transdisciplinare La Pace al di là della violenza. La sfida dell’Ecologia Transdisciplinare si è tenuto il 7 novembre presso l’Università di Firenze, grazie alla collaborazione tra la Cattedra TD UNESCO, la ReCUI e partner nazionali e internazionali.
Obiettivi Special Issue
Il Numero Speciale della Rivista Attualità Pedagogiche si propone di ampliare e approfondire la discussione scientifica sulla transdisciplinarità, accogliendo contributi dai membri della ReCUI e dai partner intervenuti al Colloquio. I contributi potranno esplorare vari aspetti legati alla transdisciplinarità e alla pace, includendo le seguenti aree tematiche:
- Scienze e culture, religioni e spiritualità, società ed etnie;
- Realtà contemporanee analizzate a livelli di micro e macro-analisi;
- Visioni, epistemologie, storie, teorie, metodologie e pratiche interpretative;
- Strategie innovative e sostenibili per affrontare le sfide globali, promuovendo una nuova umanizzazione integrale attraverso l’Ecologia Transcomplessa.
Ǫuesto dibattito si collega agli orientamenti espressi dall’UNESCO, che nella Conferenza Generale del 2023 ha approvato un’aggiornata Raccomandazione sull’educazione alla pace, i diritti umani, la cittadinanza globale e lo sviluppo sostenibile (UNESCO, 2024).
Indicazioni per gli autori
Le norme redazionali sono consultabili sul sito della rivista: www.attualitapedagogiche.it
La rivista accetta contributi in italiano, inglese, francese, spagnolo.
Per ulteriori informazioni è possibile inviare una mail a redazione@attualitapedagogiche.it
Date importanti
Deadline per l’invio dei contributi: 30 marzo 2025
Pubblicazione del Numero Speciale: aprile 2025
bianco
Call for paper – Special Issue
The University scientific journal “Attualità Pedagogiche” proposes the publication of a Special Issue dedicated to the Celebration of the 30th anniversary of the Transdisciplinarity Charter (1994-2024) – Transdisciplinary Colloquium: Peace beyond violence. The challenge of Transdisciplinary Ecology. The editor is Paolo Orefice, professor emeritus of General and Social Pedagogy and Director of the UNESCO Transdisciplinary Chair on “Human Development and the Culture of Peace” at the University of Florence.
Celebration of the 30th anniversary of the Transdisciplinarity Charter (1994-2024) – Transdisciplinary Colloquium:
Peace beyond violence. The Challenge of Transdisciplinary Ecology
Volume VII, number 2, 2025
Editor: Prof. Paolo Orefice
In line with the ReCUI Assembly, the Chair on Generative Pedagogy and Educational Systems to Counter Inequalities, directed by Prof. Emiliana Mannese, and the UNESCO Transdisciplinary Chair in Human Development and Culture of Peace, directed by Prof. Paolo Orefice, launch this Call for Papers for the Special Issue of the journal Attualità Pedagogiche dedicated to the Transdisciplinary Colloquium: Peace Beyond Violence. The Challenge of Transdisciplinary Ecology. The initiative draws inspiration from the reflections that emerged during the International Celebration of the 30th anniversary (1994-2024) of the Charter of Transdisciplinarity. The Transdisciplinarity Charter was approved on 6 November 1994 during the First World Congress of Transdisciplinarity in Arrábida (Portugal), proposed by Edgar Morin, Basarab Nicolescu and Lima de Freitas. Subsequently expanded during the TD World Congresses in Brazil (2005) and remotely from Mexico City (2020-2021), the document addresses the urgency of peace beyond violence, an increasingly crucial theme in our time. The 30th anniversary celebrations, promoted by the International Committee of the 3CMTD, took place on 6 November 2024 with a global world-view and testimonies from various countries. In Italy, the Transdisciplinary Colloquium Peace beyond violence. The challenge of Transdisciplinary Ecology was held on 7 November at the University of Florence, thanks to the collaboration between the UNESCO TD Chair, the ReCUI and national and international partners.
Special Issue Objectives
The Special Issue of the Journal Attualità Pedagogiche aims to broaden and deepen the scientific discussion on transdisciplinarity, welcoming contributions from the members of the ReCUI and the partners who participated in the Colloquium. The contributions may explore various aspects related to transdisciplinarity and peace, including the following thematic areas:
- Sciences and cultures, religions and spirituality, society and ethnicities;
- Contemporary realities analyzed at micro and macro-analysis levels;
- Visions, epistemologies, histories, theories, methodologies and interpretative practices;
- Innovative and sustainable strategies to address global challenges, promoting a new integral humanization through Transcomplex Ecology.
This debate is linked to the orientations expressed by UNESCO, which in the 2023 General Conference approved an updated Recommendation on Peace Education, Human Rights, Global Citizenship and Sustainable Development (UNESCO, 2024).
Instructions for authors
The editorial guidelines are available on the journal website: www.attualitapedagogiche.it
The journal accepts contributions in Italian, English, French, Spanish.
For further information, you can send an email to redazione@attualitapedagogiche.it
Important dates
Deadline for submitting contributions: March 30, 2025
Publication of the Special Issue: April 2025
Call for paper
Attualità Pedagogiche
Rivista Scientifica di Ateneo, Università degli Studi di Salerno
Direttore Scientifico: prof.ssa Emiliana Mannese
Pedagogia e Orientamento Generativo. Costruire Comunità Pensanti
Volume VII, numero 1, 2025
Editor: Prof. Giuseppe Elia
Dal titolo della Call, Pedagogia e Orientamento Generativo. Costruire Comunità Pensanti, emergono le coordinate essenziali e costitutive del paradigma epistemologico, teorico e metodologico della Pedagogia Generativa e dei Sistemi Organizzativi (Mannese, 2011, 2016, 2019, 2021, 2023), che fonda scientificamente il Protocollo Metodologico di Orientamento Generativo. La metodologia dell’Orientamento Generativo costituisce un insieme di azioni incarnate e pratiche educativo-formative corroborate scientificamente per la progettazione e realizzazione di modelli pedagogici e metodi didattici generativi, sostenibili ed efficaci, volti alla riduzione dei divari territoriali, delle ineguaglianze sociali e delle povertà educative (Mannese, Lombardi, 2024). La necessaria interconnessione teoria-prassi insita nella pedagogia generativa si avvale della transdisciplinarietà in quanto approccio scientifico integrato in grado di leggere e interpretare la complessità dell’Umano nella sua relazione dinamico-plastica con il Sistema-Mondo (Mannese, 2023). In questa traiettoria si articolano le azioni della Cattedra Unesco Generative Pedagogy and Educational Systems to tackle Inequality di cui è chair holder la prof.ssa Emiliana Mannese. La lettura innovativa dell’Orientamento, quale dispositivo pedagogico privilegiato per lo sviluppo di sistemi organizzativi volti alla co-costruzione del benessere del soggetto individuale e collettivo (Ricciardi, 2024), fa emergere il ruolo Politico che la pedagogia può e deve assumere con e nella progettazione di percorsi formativi che promuovano la singolarità dei Talenti e l’espansione degli orizzonti educativi ed esistenziali (Mannese, 2023) per la realizzazione di Comunità Pensanti autentiche (Violante, Mannese, Buttafuoco, 2021). In questa prospettiva si invitano gli autori a presentare contributi inerenti alle seguenti aree tematiche:
Povertà educative e ineguaglianze
Apprendimento e Orientamento
Benessere organizzativo
Cura nei contesti territoriali
Promozione del Talento e cura sui
I contenuti possono avere una natura:
– teoretica/epistemologica: presentando una interpretazione originale del tema in oggetto o comparando teorie esistenti, ecc.;
– storica: prendendo in esame teorie e/o pratiche del passato ma rilette per il presente;
– empirica: discutendo i dati che emergono da rigorose ricerche sul campo;
– metadiscorsiva: offrendo gli esiti che vengono da systematic review, scoping review, meta-review, ecc.
Indicazioni per gli autori
Le norme redazionali sono consultabili sul sito della rivista: www.attualitapedagogiche.it
Tutti gli articoli vengono sottoposti a double-blind peer review
Gli articoli che non rispettano le norme redazionali della rivista non saranno sottoposti a revisione
La rivista accetta contributi in italiano, inglese, francese, spagnolo
Per ulteriori informazioni è possibile inviare una mail a redazione@attualitapedagogiche.it
Date importanti
15 dicembre 2024: presentazione dei manoscritti
31 gennaio 2025: notifica agli autori
15 febbraio 2025: invio versione definitiva degli articoli
marzo 2025: pubblicazione del numero
Special Issue
La Rivista scientifica di Ateneo “Attualità Pedagogiche” propone la pubblicazione di un numero speciale dedicato all’educazione alla transizione ecologica per contrastare le ineguaglianze. L’editor di questo numero è Pierluigi Malavasi, Professore Ordinario di Pedagogia e formazione alla transizione ecologica, Corso di Laurea Magistrale in Progettazione pedagogica e formazione delle risorse umane, Università Cattolica del Sacro Cuore, Presidente Siped – Società Italiana di Pedagogia.
Educare alla transizione ecologica per contrastare le ineguaglianze
Volume VI, numero 2, 2024
Editor: Pierluigi Malavasi
Violazioni dei diritti umani, razzismi e guerre stanno gettando ombre scure su tutte le compagini sociali. Senza lo slancio verso una formazione al bene comune, piani di ripresa e riforme per accrescere la resilienza, ancorché finanziati, possono riprodurre e perfino accrescere le disuguaglianze territoriali, di genere e generazionali nelle società umane. La via della transizione ecologica, che ha una forte connotazione tecnologica e infrastrutturale, suppone di riconoscere un valore intangibile e non negoziabile all’educazione, lungo tutto l’arco della vita; richiede di aver cura delle relazioni, nella consapevolezza della fragilità umana; implica imparare, in ogni contesto di vita e attività lavorativa, la cittadinanza planetaria per rispettare e condividere le risorse della Terra. Il progetto di una società inclusiva e solidale non può fare a meno di un patto educativo tra culture e risorse naturali. Per contrastare in modo efficace le ineguaglianze, la transizione ecologica deve assumere la forma dello sviluppo umano integrale.
I contenuti possono avere una natura:
– teoretica/epistemologica: presentando una interpretazione originale del tema in oggetto o comparando teorie esistenti, ecc.;
– storica: prendendo in esame teorie e/o pratiche del passato ma rilette per il presente;
– empirica: discutendo i dati che emergono da rigorose ricerche sul campo;
– metadiscorsiva: offrendo gli esiti che vengono da systematic review, scoping review, meta-review, ecc.
Indicazioni per gli autori
Le norme redazionali sono consultabili sul sito della rivista: www.attualitapedagogiche.it
Tutti gli articoli vengono sottoposti a double-blind peer review
Gli articoli che non rispettino le norme redazionali della rivista non saranno sottoposti a revisione
La rivista accetta contributi in italiano, inglese, francese, spagnolo
Per ulteriori informazioni è possibile inviare una mail a redazione@attualitapedagogiche.it
Date importanti
• 25 gennaio 2024: presentazione dei manoscritti
• 4 marzo 2024: notifica di accettazione (con eventuale richiesta di modifiche)
• 11 marzo: invio versione definitiva degli articoli
• marzo 2024: pubblicazione del numero
Povertà educative e Comunità Pensanti: le sfide della Pedagogia Generativa e dei Sistemi Organizzativi
Vol. VI, n. 1, 2024
Editor: Prof.ssa Maria Grazia Lombardi
Nel titolo della Call è rinvenibile il piano epistemologico entro cui si intende analizzare il tema delle povertà educative che – nella loro struttura multidimensionale e multifattoriale – sono da tempo al centro della riflessione scientifica e del dibattito politico-sociale.
Una delle prime sistematizzazioni del concetto di Povertà educativa è di Save the Children (2014) che l’ha definita come “la privazione da parte dei bambini, delle bambine e degli/delle adolescenti della possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni”, elaborando così un Indice di Povertà Educativa (IPE) costituito da14 indicatori che riguardano prevalentemente l’accessibilità, la qualità dell’offerta educativa e i livelli di partecipazione dei minori ad alcune attività culturali e sociali.
L’obiettivo di questo numero però è quello di interpretare le povertà educative come la contraddizione dell’umano, la sfida pedagogica delle Comunità Pensanti. La scelta di non utilizzare il termine nella sua accezione singolare ma al plurale non è casuale, descrive piuttosto la cornice di senso e di significato con la quale la Pedagogia Generativa (Mannese, 2016, 2019, 2021, 2023) interpreta il fenomeno. Una interpretazione che muove dagli esiti delle ricerche realizzate attraverso il Protocollo Metodologico di Orientamento Generativo e dei Sistemi Organizzativi che ha esplicitato la sua azione pedagogica nell’ermeneutica dei talenti e nei percorsi di orientamento precoce, rimettendo al centro l’uomo e la sua capacità di “pensar-si Umano”.
La pedagogia generativa distingue tra povertà educative primarie e povertà educative secondarie (Mannese & Lombardi, 2023). Le povertà educative primarie nascono dalla mancata acquisizione dei bisogni primari essenziali: la nutrizione, le cure mediche, l’alfabetizzazione, il cambiamento climatico, tutte quelle condizioni geopolitiche che impediscono all’uomo di abitare con dignità un territorio. Le povertà educative secondarie sono, invece, l’esito dei processi di occidentalizzazione fondati sulla logica pervasiva della globalizzazione, del capitalismo orientati all’ipocrisia consumistica e della perfezione. Le povertà educative primarie e secondarie si strutturano in una interdipendenza fondata sul rapporto di permeabilità legato ai fattori geopolitici contestualizzati.
Le povertà educative secondarie se da una parte riguardano l’accessibilità, la qualità dell’offerta educativa e i livelli di partecipazione ad alcune attività culturali e sociali, dall’altra sono l’esito di un processo di indebolimento del pensiero critico, della capacità di scelta e di una epistemologia strumentale (Bagnall & Hodge, 2018) dell’educazione e della formazione centrata su abilità e competenze. Una epistemologia strumentale dell’educazione e della formazione che sacrifica il pensiero generativo a vantaggio del pensiero transitorio e tecnocratico (Mannese, 2019), l’esito di quel knowledge gap che si dipana proprio, come scrive Carboni (2021), nella differenza tra conoscenze e credenze, tra sapere scientifico “oggettivo” e sapere “soggettivo”.
Ma le povertà educative secondarie sono anche l’esito di una politica strumentale che sacrifica la dimensione democratica dell’opposizione e che fa dell’incapacità di distinguere il fatto dall’opinione lo strumento del consenso.
La pedagogia generativa propone così una interpretazione delle povertà educative come esito di una epistemologia strumentale educativo-formativo-politico-sociale alla quale oppone una epistemologia generativa della conoscenza e del pensiero. Interpretando la pedagogia come “scienza di confine” in grado di “partire dall’uomo per ritornare all’uomo” (Mannese, 2016, 2019, 2021, 2023), l’epistemologia generativa accoglie in sé la consapevolezza che attraverso il pensiero è possibile affrontare le contraddizioni dell’umano. È in queste contraddizioni che “i limiti sono i confini che non possono essere attraversati eppure sono attraversati” (Priest, 1995) e “l’uomo è l’essere confinario che non ha confini proprio perché per trovarli, per lo più, li supera” (Bodei, 2016).
Dove si annidano, allora, le povertà educative? Forse nell’incapacità dell’uomo di “pensar-si Umano”?
Ancora una volta la lezione deweyana del “fine in vista” e la necessità di rimettere al centro l’uomo, sempre fine e mai mezzo (Mannese, 2023), divengono la riflessione da cui partire.
È da questa prospettiva che la pedagogia può assumere una valenza politica nelle povertà educative, aiutando l’uomo a “ri-pensarsi Umano”, prendendosi cura di sé a partire dai propri talenti.
Se, dunque, da un punto di vista pedagogico non facciamo riferimento alla povertà educativa ma alle povertà educative, occorre chiedersi: quali sono le azioni che è necessario mettere in atto per contrastarle?
La politica, l’educazione, la formazione affrontano, combattono o piuttosto strumentalizzano le povertà educative?
I contenuti possono avere una natura:
– teoretica/epistemologica: presentando una interpretazione originale del tema in oggetto o comparando teorie esistenti, ecc.;
– storica: prendendo in esame teorie e/o pratiche del passato ma rilette per il presente;
– empirica: discutendo i dati che emergono da rigorose ricerche sul campo;
– metadiscorsiva: offrendo gli esiti che vengono da systematic review, scoping review, meta-review, ecc.
Indicazioni per gli autori
Le norme redazionali sono consultabili sul sito della rivista: www.attualitapedagogiche.it
Tutti gli articoli vengono sottoposti a double-blind peer review
Gli articoli che non rispettino le norme redazionali della rivista non saranno sottoposti a revisione
La rivista accetta contributi in italiano, inglese, francese, spagnolo
Per ulteriori informazioni è possibile inviare una mail a redazione@attualitapedagogiche.it
Date importanti:
• 29 novembre 2023: presentazione dei manoscritti
• 29 dicembre 2023: notifica di accettazione (con eventuale richiesta di modifiche)
• 15 gennaio 2024: invio versione definitiva degli articoli
• gennaio 2024: pubblicazione del numero
Il desiderio come categoria pedagogica
Vol. V, n. 1, 2023
Editor: dott. Massimo Recalcati
Il desiderio non è una parola che appartiene classicamente al lessico e al quadro concettuale della pedagogia. Essa occupa invece un posto centrale nella psicoanalisi. Perché la sua introduzione nella teoria e nella pratica pedagogica può essere decisiva? Quali sono stati sino ad ora gli interventi più significativi in questa direzione? E come sarebbe possibile fare dell’istanza del desiderio il nucleo portante di una nuova pedagogia senza scadere nelle derive neolibertarie o, peggio, neolibertine?
La progettazione educativa tra Orientamento e Lavoro.
Generatività-Confine-Progettualità:
i luoghi del cambiamento
Vol. IV, n. 1, 2022
Editor: dott.ssa Simona Montesarchio
Direttore Generale e Coordinatore dell’Unità di missione per il Piano nazionale di ripresa e resilienza del Ministero dell’Istruzione
Il tema dell’orientamento, da sempre all’attenzione delle scienze pedagogiche, è oggi al centro del dibattito sociale, culturale, politico ed economico.
Numerosi, infatti, gli studi, le ricerche, le azioni normative che le istituzioni preposte mettono a disposizione della Comunità per valorizzare le pratiche orientative e gli scenari possibili che le stesse sono in grado di determinare.
Il cambiamento dei sistemi di orientamento appare oggi una priorità a livello internazionale di fronte alla rapida trasformazione del mercato del lavoro e alla necessità di garantire una piena inclusività di tutte le persone, favorendo una nuova “governance” delle collaborazioni fra i diversi ambiti dell’istruzione, della formazione e del lavoro.
La recente approvazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e la Missione 4 può rappresentare per la comunità scientifica ed istituzionale una risorsa sinergica per ri-costruire e ri-lanciare il tema dell’orientamento come centrale e fondativo per la strategia di crescita del Sistema-Paese e per promuovere l’occupazione attiva e il supporto nei processi decisionali.
La Riforma dell’Orientamento, infatti, inserita nella Missione 4 “Istruzione e Ricerca” – Componente 1, introduce moduli innovativi di orientamento formativo – circa 30 ore annue – nella scuola secondaria di primo e secondo grado, da ricomprendersi all’interno del curriculum complessivo annuale – al fine di incentivare l’innalzamento dei livelli di istruzione e prevenire la dispersione scolastica, anche attraverso la realizzazione di una piattaforma digitale di orientamento, allineata con l’offerta formativa terziaria degli Atenei e degli Istituti di formazione professionale (ITS) e al fine di accompagnare studentesse e studenti nella scelta consapevole di prosecuzione del percorso di studi o di ulteriore formazione professionalizzante, propedeutica all’inserimento nel mondo del lavoro.
La riforma è sinergica rispetto all’Investimento 3.1 della medesima Missione 4 “Nuove competenze e nuovi linguaggi” a titolarità del Ministero dell’istruzione e rispetto all’Investimento 1.6 “Orientamento attivo nella transizione scuola-università” a titolarità del Ministero dell’università e della ricerca.
La pedagogia, scienza di confine, interpreta i processi orientativi in una prospettiva generativa per la quale l’orientamento non è solo una pratica educativa, quanto piuttosto, una pratica esistenziale che consente al soggetto in formazione di ri-costruire e ri-determinare costantemente il proprio progetto di vita.
Le esperienze più promettenti nel settore scolastico sono caratterizzate da processi orientativi che mettono al centro i percorsi di vita delle studentesse e degli studenti, delineando approcci che valorizzino l’orientamento come “pratica esistenziale”, capace di generare nel soggetto in formazione una costante riflessione sul proprio progetto di vita, realizzando nuovi stimoli nella conoscenza della propria identità, dei propri talenti e delle vocazioni personali lungo tutto l’arco della vita, secondo una prospettiva longitudinale.
Orientare implica per gli studenti la necessità di “scegliere”, di “decidere”, di “porre confini”, di superarli, pur all’interno di una società complessa. Per tale ragione la progettazione educativa tra orientamento e lavoro, incentrata sulla valorizzazione della dimensione progettuale ed esistenziale, rappresenta un modello di ricerca sul campo di straordinario interesse per le nuove politiche di orientamento.
L’orientamento generativo si colloca così in una visione paradigmatica di cambiamento e costruzione consapevole del proprio percorso identitario.
In questa direzione la dimensione epistemologica della generatività interpreta l’orientamento attraverso l’ermeneutica della vocazione nei soggetti in formazione, una prospettiva che consente di analizzare il confine con un approccio dinamico ed esistenziale.
Il confine diviene, nella pratica orientativa, una demarcazione costante tra le possibilità: il confine tra sé e la scelta ovvero tra la possibilità di scegliere e la capacità di decidere attraverso azioni intenzionali.
La progettazione educativa tra Orientamento e Lavoro ritrova nella triade generatività-confine-progettualità la chiave di lettura necessaria per costruire “Comunità Pensanti”.
In questa prospettiva intendiamo dedicare il III numero della rivista a ricerche che abbiano come campo di indagine la progettazione educativa tra Orientamento e Lavoro.
I contributi possono avere una natura:
teoretica: presentando una interpretazione originale del tema in oggetto o comparando teorie esistenti, ecc.;
storica: prendendo in esame teorie e/o pratiche del passato ma rilette per il presente;
empirica: discutendo i dati che emergono da rigorose ricerche sul campo;
metadiscorsiva: offrendo gli esiti che vengono da systematic review, scoping review, meta-review, ecc.
buone pratiche: intese come dispositivi pedagogici progettuali che possono essere assunti come riferimento scientifico e riprodotti per favorire il raggiungimento dei risultati migliori nell’ ambito della progettazione educativa tra Orientamento e Lavoro.
Indicazioni per gli autori
Le norme redazionali sono consultabili sul sito della rivista: www.attualitapedagogiche.it
Tutti gli articoli vengono sottoposti a double-blind peer review
Gli articoli che non rispettino le norme redazionali della rivista non saranno sottoposti a revisione
La rivista accetta contributi in italiano, inglese, francese, spagnolo
Per ulteriori informazioni è possibile inviare una mail a info@attualitapedagogiche.it
Date importanti:
• 11 aprile 2022: presentazione dei manoscritti
• 20 maggio 2022: notifica di accettazione (con eventuale richiesta di modifiche)
• 30 maggio 2022: invio versione definitiva degli articoli
• 15 luglio 2022: pubblicazione del numero
Special Issue
La rivista di Ateneo Attualità Pedagogiche propone la pubblicazione di un numero speciale dedicato al rapporto tra Pedagogia e Politica. Gli editors di questo numero sono Luciano Violante – già Presidente della Camera dei Deputati e Presidente della Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine e Italiadecide – e Pietrangelo Buttafuoco, Scrittore.
Pedagogia e Politica. Costruire comunità pensanti
Vol. III, n. 1, 2021
Editors: Luciano Violante, Pietrangelo Buttafuoco
La Pedagogia e la Politica sono categorie storiche e culturali che nascono da una comune base ontologica: l’umano. Da sempre, entrambe, si sono affermate come non-luoghi della Teoria e della Prassi dell’agire in quella che si sarebbe chiamata comunità, società, Πόλις.
Sia la Pedagogia che la Politica, seppur con declinazioni apparentemente differenti, hanno dovuto immaginare paradigmi formativi opportuni per affrontare lo Zeitgeist, per il quale l’Uomo, con le sue scelte e con il suo pensiero avrebbe costruito, come pietre angolari del Sistema-Mondo, luoghi, riflessioni, fondate su valori e idee poi divenute ideologie.
Come sappiamo, le crisi culturali, economiche, identitarie, hanno mutato ed indebolito un rapporto necessario tra la Pedagogia e la Politica.
Ma in uno snodo fondamentale nella storia dell’umanità, come questa epoca ci insegna, è quantomai opportuno ripercorrere e ricostruire i fili di un rapporto essenziale, stigmatizzando la fondamentale possibilità di “aver cura” del pensiero e della “facoltà di giudizio”.
Se è vero che siamo soggetti “culturalmente modificabili” (N. Doidge, Alva Noe) e frutto della relazione con l’Altro, e se è vero, come scrive Edgar Morin, che siamo 100% natura e 100% cultura, occorre chiedersi come un nuovo Umanesimo potrà costruirsi attraverso una nuova idea di “Uomo Planetario” (E. Balducci) capace di vivere una dimensione dell’umano, nella quale la Pedagogia e la Politica dialoghino nuovamente in un percorso di crescita, di rispetto e di responsabilità. In che modo l’educazione e la politica possono concorrere alla formazione di cittadini capaci di interiorizzare virtù politiche, quali: rispetto dell’altro; rispetto delle istituzioni; essere prudenti nei giudizi; ritenere necessario lo studio e praticarlo; avere il coraggio di decidere; distinguere nettamente tra pubblico e privato; conoscere il dolore delle persone.
In questa prospettiva intendiamo dedicare il numero Speciale della rivista a ricerche e contributi che
abbiano come campo di indagine il rapporto tra pedagogia e politica, riflettendo sul ruolo che queste categorie possono svolgere nella capacità di costruire Comunità Pensanti, in grado di attivare percorsi di politica civilmente orientata, attraversando alcuni dei temi fondativi della pedagogia generalista:
Indicazioni per gli autori
- La figura del Maestro come riferimento culturale;
- Paradigma della complessità in educazione;
- Educazione, merito, democrazia;
- Apprendimento generativo e apprendimento transitorio;
- Empatia, Apprendimento e Società;
- Educare al pensiero critico.
Le norme redazionali sono consultabili sul sito della rivista: www.attualitapedagogiche.it
Tutti gli articoli vengono sottoposti a double-blind peer review
Gli articoli che non rispettino le norme redazionali della rivista non saranno sottoposti a revisione
La rivista accetta contributi in italiano, inglese, francese, spagnolo
Per ulteriori informazioni è possibile inviare una mail a info@attualitapedagogiche.it emannese@unisa.it
Date importanti:
• 15 luglio 2021: presentazione dei manoscritti
• 10 settembre: notifica di accettazione (con eventuale richiesta di modifiche)
• 15 settembre 2021: invio versione definitiva degli articoli
• 30 settembre 2021: pubblicazione del numero
Educazione alla cittadinanza
Vol. II, n. 1, 2020
Editor: prof.ssa Luigina Mortari
Pedagogia viene dal greco paideia, termine con cui si indicava la pratica del coltivare l’essere. La pedagogia ha dunque una ragione generativa di tipo prassico, poiché risponde alla necessità di trovare un orientamento all’agire educativo.
Oggi in un tempo difficile per l’emergenza che ci ha colpito ritorna in tutta la sua valenza la questione della educazione alla cittadinanza.
Preparare i giovani a esercitare il diritto e il dovere alla cittadinanza significa predisporre curricoli che, oltre a offrire contesti per l’acquisizione dei linguaggi disciplinari, sappiano promuovere esperienze capaci di consentire l’acquisizione di quelle competenze che un cittadino deve costruirsi per agire nella comunità e per la comunità: gestire la dimensione emozionale, sviluppare le abilità necessarie ad agire con le parole dentro lo spazio pubblico, avere conoscenza rigorosa delle questioni ambientali, coltivare la sapienza dialogica e il pensiero critico, e non da ultimo nutrire la passione per la verità e per la pratica quotidiana di un’etica generativa di spazi di comunione.
In questa prospettiva la comunità pedagogica oggi ha necessità di solide ricerche sia teoretiche e storiche, sia empiriche, che sappiano nutrire il contesto educativo di visioni capaci di potere trasformativo sulla pratica.
In questa prospettiva intendiamo dedicare il secondo numero della rivista a ricerche che abbiano come campo di indagine l’educazione alla cittadinanza, esaminando questo tema o direttamente o leggendo in questa prospettiva l’educazione affettiva, etica, politica, ambientale, spirituale.
Le ricerche possono avere una natura:
– teoretica: presentando una interpretazione originale del tema in oggetto o comparando teorie esistenti, ecc.;
– storica: prendendo in esame teorie e/o pratiche del passato ma rilette per il presente;
– empirica: discutendo i dati che emergono da rigorose ricerche sul campo;
– metadiscorsiva: offrendo gli esiti che vengono da systematic review, scoping review, meta-review, ecc.>/font>
Indicazioni per gli autori
Le norme redazionali sono consultabili sul sito della rivista o cliccando qui
Tutti gli articoli vengono sottoposti a double-blind peer review
Gli articoli che non rispettino le norme redazionali della rivista non saranno sottoposti a revisione
La rivista accetta contributi in italiano, inglese, francese, spagnolo
Per ulteriori informazioni è possibile inviare una mail a info@attualitapedagogiche.it
Date importanti:
• 25 settembre 2020: presentazione dei manoscritti
• 25 ottobre 2020: notifica di accettazione (con eventuale richiesta di modifiche)
• 20 novembre 2020: invio versione definitiva degli articoli
• 20 dicembre 2020: pubblicazione del numero
Persona, Cura, Territorio.
Nuovi paradigmi educativi
Vol. I, n. 1, 2019
Editor: prof.ssa Vanna Iori
Il primo numero della rivista intende affrontare il rapporto tra la Persona, la cura ed il territorio attraverso la lettura di nuovi paradigmi educativi.
L’obiettivo della call è quello di analizzare l’agire educativo a partire da una ipotesi di “Educazione alla Territorialità” (Iori, 2019) – intesa come appartenenza ad un contesto che non è solo fisico ma è anche affettivo, relazionale, sociale e culturale – capace di rendere le persone partecipi di quella socialità diffusa che alimenta l’etica della responsabilità. Queste le categorie fondative che rappresentano la chiave di lettura e di interpretazione dei fenomeni sociali ed educativi di cui l’Osservatorio sui Processi Formativi e l’Analisi Territoriale si occupa dal 2012, anno della sua fondazione.
Indicazioni per gli autori
Le norme redazionali sono consultabili sul sito della rivista o cliccando qui
Tutti gli articoli vengono sottoposti a double-blind peer review
Gli articoli che non rispettino le norme redazionali della rivista non saranno sottoposti a revisione
La rivista accetta contributi in italiano, inglese, francese, spagnolo
Per ulteriori informazioni è possibile inviare una mail a info@attualitapedagogiche.it
Date importanti:
• 10 ottobre 2019: presentazione dei manoscritti
• 10 novembre 2019: notifica di accettazione (con eventuale richiesta di modifiche)
• 1 dicembre 2019: invio versione definitiva degli articoli
• 20 dicembre 2019: pubblicazione del numero